"Cari figli, in questo tempo di grazia vi invito di nuovo alla preghiera e alla rinuncia. Che la vostra giornata sia intessuta di piccole ardenti preghiere per tutti coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
Tratto dal sito ufficiale di Medjugorje
lunedì 25 febbraio 2008
Medjugorje - 25 febbraio 2008
sabato 23 febbraio 2008
III domenica di Quaresima (24 febbraio 2008)
Prima Lettura Es 17, 3-7
(dal Libro dell'Esodo)
Seconda Lettura Rm 5, 1-2. 5-8
(dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani)
Vangelo Gv 4, 5-42
(dal Vangelo secondo Giovanni)
i testi integrali delle letture domenicali sul sito: Maranatha.it
venerdì 22 febbraio 2008
La quindicina - dal 19 febbraio al 4 marzo 1858
Vi ritornai per quindici giorni. La visione apparve tutti i giorni ad eccezione di un lunedì e di un venerdì.
Un giorno mi disse che dovevo andare a bere alla fontana. Non vedendola, andai al Gave.
Mi disse che non era là. Mi fece segno col dito mostrandomi la fontana.
Ci andai. Non vidi che un po' d'acqua che assomigliava a del fango.
Vi portai la mano; non potei prenderne. Per tre volte l'ho gettata.
Alla quarta volta potei. Mi fece anche mangiare un'erba che si trovava dove io fui a bere (una volta solamente).
Poi la visione scomparve e io mi ritirai.
Le apparizioni di Lourdes raccontate da Bernadette. Documento originale tratto dal lavoro di P. R. Laurentin che ha sintetizzato i 6 documenti originali nei quali Bernadette ha raccolto i suoi ricordi delle apparizioni. "Nessuna frase, nessuna parola sconosciuta a Bernadette, nessuna correzione è stata portata al testo (solamente l'ortografia è stata corretta)"
Un giorno mi disse che dovevo andare a bere alla fontana. Non vedendola, andai al Gave.
Mi disse che non era là. Mi fece segno col dito mostrandomi la fontana.
Ci andai. Non vidi che un po' d'acqua che assomigliava a del fango.
Vi portai la mano; non potei prenderne. Per tre volte l'ho gettata.
Alla quarta volta potei. Mi fece anche mangiare un'erba che si trovava dove io fui a bere (una volta solamente).
Poi la visione scomparve e io mi ritirai.
Le apparizioni di Lourdes raccontate da Bernadette. Documento originale tratto dal lavoro di P. R. Laurentin che ha sintetizzato i 6 documenti originali nei quali Bernadette ha raccolto i suoi ricordi delle apparizioni. "Nessuna frase, nessuna parola sconosciuta a Bernadette, nessuna correzione è stata portata al testo (solamente l'ortografia è stata corretta)"
domenica 17 febbraio 2008
18 febbraio 1858 - Lourdes, terza apparizione
La terza volta, il giovedì seguente: vi furono alcune persone importanti che mi consigliarono di prendere della carta e dell'inchiostro e di domandarle, se aveva qualcosa da dirmi, di avere la bontà di metterlo per scritto.
Ho detto le stesse parole alla Signora. Si mise a sorridere e mi disse che ciò che aveva da dirmi non era necessario scriverlo, ma se volevo avere la compiacenza di andarci per quindici giorni.
Le risposi di sì.
Mi disse anche che non mi prometteva di farmi felice in questo mondo, ma nell'altro.
Le apparizioni di Lourdes raccontate da Bernadette. Documento originale tratto dal lavoro di P. R. Laurentin che ha sintetizzato i 6 documenti originali nei quali Bernadette ha raccolto i suoi ricordi delle apparizioni. "Nessuna frase, nessuna parola sconosciuta a Bernadette, nessuna correzione è stata portata al testo (solamente l'ortografia è stata corretta)"
Ho detto le stesse parole alla Signora. Si mise a sorridere e mi disse che ciò che aveva da dirmi non era necessario scriverlo, ma se volevo avere la compiacenza di andarci per quindici giorni.
Le risposi di sì.
Mi disse anche che non mi prometteva di farmi felice in questo mondo, ma nell'altro.
Le apparizioni di Lourdes raccontate da Bernadette. Documento originale tratto dal lavoro di P. R. Laurentin che ha sintetizzato i 6 documenti originali nei quali Bernadette ha raccolto i suoi ricordi delle apparizioni. "Nessuna frase, nessuna parola sconosciuta a Bernadette, nessuna correzione è stata portata al testo (solamente l'ortografia è stata corretta)"
sabato 16 febbraio 2008
II Domenica di Quaresima (17 febbraio 2008)
Prima Lettura Gn 12, 1-4a
(dal Libro della Genesi)
Seconda Lettura 2 Tm 1, 8b-10
(dalla seconda lettera di San Paolo apostolo a Timoteo)
Vangelo Mt 17, 1-9
(dal Vangelo secondo Matteo)
(dal Libro della Genesi)
Seconda Lettura 2 Tm 1, 8b-10
(dalla seconda lettera di San Paolo apostolo a Timoteo)
Vangelo Mt 17, 1-9
(dal Vangelo secondo Matteo)
i testi integrali delle letture domenicali sul sito: Maranatha.it
giovedì 14 febbraio 2008
14 febbraio 1858 - Lourdes, seconda apparizione
La seconda volta era la domenica seguente.
Ci ritornai perché mi sentivo spinta interiormente.
Mia madre mi aveva proibito di andarci.
Dopo la messa cantata, le altre due ragazzine e io fummo ancora a chiederlo a mia madre.
Non voleva.
Mi diceva che temeva che cadessi nell'acqua.
Temeva che non sarei tornata per assistere ai vespri.
Le promisi di sì.
Mi diede allora il permesso di andare.
Fui alla parrocchia a prendere una bottiglia d'acqua benedetta per gettarla alla visione quando fossi alla grotta, se la vedevo.
Arrivate là, ciascuna prese il suo rosario e ci mettemmo in ginocchio per dirlo. Avevo appena detto la prima decina che scorsi la stessa signora.
Allora mi misi a gettarle l'acqua benedetta dicendole, se veniva da parte di Dio di restare, se no di andarsene; e mi affrettavo sempre a gettargliene.
Si mise a sorridere, a inchinarsi e più io annaffiavo, più sorrideva e piegava la testa e più la vedevo fare quei segni… e allora presa da timore mi affrettavo ad aspergerla e lo feci finché la bottiglia fu terminata.
Quando ebbi finito di recitare il mio rosario, scomparve.
Ecco per la seconda volta.
Le apparizioni di Lourdes raccontate da Bernadette. Documento originale tratto dal lavoro di P. R. Laurentin che ha sintetizzato i 6 documenti originali nei quali Bernadette ha raccolto i suoi ricordi delle apparizioni. "Nessuna frase, nessuna parola sconosciuta a Bernadette, nessuna correzione è stata portata al testo (solamente l'ortografia è stata corretta)"
Ci ritornai perché mi sentivo spinta interiormente.
Mia madre mi aveva proibito di andarci.
Dopo la messa cantata, le altre due ragazzine e io fummo ancora a chiederlo a mia madre.
Non voleva.
Mi diceva che temeva che cadessi nell'acqua.
Temeva che non sarei tornata per assistere ai vespri.
Le promisi di sì.
Mi diede allora il permesso di andare.
Fui alla parrocchia a prendere una bottiglia d'acqua benedetta per gettarla alla visione quando fossi alla grotta, se la vedevo.
Arrivate là, ciascuna prese il suo rosario e ci mettemmo in ginocchio per dirlo. Avevo appena detto la prima decina che scorsi la stessa signora.
Allora mi misi a gettarle l'acqua benedetta dicendole, se veniva da parte di Dio di restare, se no di andarsene; e mi affrettavo sempre a gettargliene.
Si mise a sorridere, a inchinarsi e più io annaffiavo, più sorrideva e piegava la testa e più la vedevo fare quei segni… e allora presa da timore mi affrettavo ad aspergerla e lo feci finché la bottiglia fu terminata.
Quando ebbi finito di recitare il mio rosario, scomparve.
Ecco per la seconda volta.
Le apparizioni di Lourdes raccontate da Bernadette. Documento originale tratto dal lavoro di P. R. Laurentin che ha sintetizzato i 6 documenti originali nei quali Bernadette ha raccolto i suoi ricordi delle apparizioni. "Nessuna frase, nessuna parola sconosciuta a Bernadette, nessuna correzione è stata portata al testo (solamente l'ortografia è stata corretta)"
domenica 10 febbraio 2008
11 febbraio 1858 - 11 febbraio 2008: 150 anni di azione salvifica della Madonna in mezzo a noi.
Freddo...
...Vento freddo...
...pietruzze sul cammino...
...foglie... foglie cadute... alberi spogli...
...rami caduti...
...freddo...
...vento freddo...
...le mie amiche, corrono avanti...
che freddo... beh è normale, siamo in inverno... serve la legna per il fuoco, devo raccogliere qualche fuscello o stanotte non potremo riscaldarci.
Guarda come vanno veloci, ed io provo a seguirle, ma i piedi mi dolgono e ho freddo.
Ecco il fiume! come è bello, come scorre maestoso. Sulle cime delle montagne c'è la neve. Fa freddo...
No! non devo bagnarmi gli zoccoli di legno, si rovineranno.
Ma le mie amiche hanno guadato il fiume. Devo raggiungerle!
Aspetta, ecco, a piedi nudi. Attraverso anche io.
Dall'altra parte c'è la grotta dei maiali. Le mie amiche stanno già raccogliendo la legna ed io non ho ancora preso nulla.
Basta, ecco, attraverso il fiume. Freddo... freddo... l'acqua è gelata.
Si, si sto arrivando! Non prendetemi in giro. Ecco ci sono anch'io.
Vento... un colpo di vento di vento più forte... mi giro...
Mamma mia! che accade? Chi siete? ...Come siete bella!
Ha un vestito bianco, un velo bianco... una cintura blu... una rosa gialla su entrambi i piedi.
Ma voi non la vedete? È lì, lassù, sopra la grotta!
...
Nel nome del Padre, del figlio, dello Spirito Santo...
Era il pomeriggio dell' 11 febbraio 1858.
A Lourdes, piccolo paesino dei Pirenei francesi, stava iniziando la meravigliosa storia delle apparizioni dell'Immacolata Concezione.
Sul Sito dedicato al Giubileo è possibile scaricare un libretto (formato PDF) nel quale leggere le "ISTRUZIONI PER L'USO" per una visita a Lourdes e per il Giubileo. Guida utile anche per tutti coloro che volessero saperne di più su Lourdes anche se non avranno la possibilità di recarvisi nel corso di quest'anno giubilare.
...Vento freddo...
...pietruzze sul cammino...
...foglie... foglie cadute... alberi spogli...
...rami caduti...
...freddo...
...vento freddo...
...le mie amiche, corrono avanti...
che freddo... beh è normale, siamo in inverno... serve la legna per il fuoco, devo raccogliere qualche fuscello o stanotte non potremo riscaldarci.
Guarda come vanno veloci, ed io provo a seguirle, ma i piedi mi dolgono e ho freddo.
Ecco il fiume! come è bello, come scorre maestoso. Sulle cime delle montagne c'è la neve. Fa freddo...
No! non devo bagnarmi gli zoccoli di legno, si rovineranno.
Ma le mie amiche hanno guadato il fiume. Devo raggiungerle!
Aspetta, ecco, a piedi nudi. Attraverso anche io.
Dall'altra parte c'è la grotta dei maiali. Le mie amiche stanno già raccogliendo la legna ed io non ho ancora preso nulla.
Basta, ecco, attraverso il fiume. Freddo... freddo... l'acqua è gelata.
Si, si sto arrivando! Non prendetemi in giro. Ecco ci sono anch'io.
Vento... un colpo di vento di vento più forte... mi giro...
Mamma mia! che accade? Chi siete? ...Come siete bella!
Ha un vestito bianco, un velo bianco... una cintura blu... una rosa gialla su entrambi i piedi.
Ma voi non la vedete? È lì, lassù, sopra la grotta!
...
Nel nome del Padre, del figlio, dello Spirito Santo...
Era il pomeriggio dell' 11 febbraio 1858.
A Lourdes, piccolo paesino dei Pirenei francesi, stava iniziando la meravigliosa storia delle apparizioni dell'Immacolata Concezione.
Sul Sito dedicato al Giubileo è possibile scaricare un libretto (formato PDF) nel quale leggere le "ISTRUZIONI PER L'USO" per una visita a Lourdes e per il Giubileo. Guida utile anche per tutti coloro che volessero saperne di più su Lourdes anche se non avranno la possibilità di recarvisi nel corso di quest'anno giubilare.
sabato 9 febbraio 2008
I Domenica di Quaresima (10 febbraio 2008)
Prima Lettura Gn 2, 7-9; 3, 1-7
(dal Libro della Genesi)
Seconda Lettura Rm 5, 12-19
(dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Romani)
Vangelo Mt 4, 1-11
(dal Vangelo secondo Matteo)
i testi integrali delle letture domenicali sul sito: Maranatha.it
martedì 5 febbraio 2008
Parola di Vita - febbraio 2008
"Chi osserverà [questi precetti] e li insegnerà agli uomini,
sarà considerato grande nel regno dei cieli" (Mt 5, 19)
Gesù, attorniato dalla folla, sale sulla montagna e proclama il suo celebre discorso. Le prime parole, "Beati i poveri in spirito, beati i mansueti…", indicano già la novità del messaggio che egli è venuto a portare.
Sono parole di vita, di luce, di speranza che Gesù consegna ai suoi discepoli perché ne siano illuminati e la loro vita acquisti sapore e significato.
Trasformati da questo grande messaggio, essi sono invitati a trasmettere ad altri gli insegnamenti ricevuti e tradotti in vita.
"Chi osserverà [questi precetti] e li insegnerà agli uomini,
sarà considerato grande nel regno dei cieli"
La nostra società ha bisogno, oggi come mai, di conoscere le parole del Vangelo e lasciarsi trasformare da esse. Gesù deve poter ancora ripetere: non adiratevi con i vostri fratelli; perdonate e vi sarà perdonato; dite la verità al punto da non aver bisogno del giuramento; amate i vostri nemici; riconoscete che avete un solo Padre e che siete tutti fratelli e sorelle; tutto quello che volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. È questo il senso di alcune delle molte parole del "discorso della montagna", che, se vissute, basterebbero per cambiare il mondo.
Gesù invita noi ad annunciare il suo Vangelo. Ma prima di "insegnare" le sue parole, ci domanda di "osservarle". Per essere credibili dovremmo diventare "esperti" del Vangelo, un "Vangelo vivo". Solo allora potremo esserne testimoni con la vita e insegnarlo con la parola.
"Chi osserverà [questi precetti] e li insegnerà agli uomini,
sarà considerato grande nel regno dei cieli"
Quale il modo migliore di vivere questa Parola? Far sì che sia Gesù stesso ad insegnarcelo, attirandolo a noi e tra noi col nostro reciproco amore. Sarà Lui a suggerirci le parole per avvicinare le persone, ad indicarci le strade, ad aprirci i varchi per entrare nel cuore dei fratelli, per testimoniarlo ovunque ci troviamo, anche negli ambienti più difficili e nelle situazioni più intricate. Vedremo il mondo, quella piccola parte di mondo dove viviamo, trasformarsi, convertirsi alla concordia, alla comprensione, alla pace.
L’importante è tenere viva fra noi la Sua presenza con il nostro amore scambievole, docili ad ascoltare la Sua voce, la voce della coscienza che sempre ci parla se sappiamo far tacere le altre.
Lui ci insegnerà come "osservare" con gioia e creatività anche i precetti "minimi", così da cesellare con perfezione la nostra vita d’unità. Che si possa ripetere di noi, come un giorno dei primi cristiani: "Guarda come si amano, e l’un per l’altro è pronto a morire" . Che il Vangelo è capace di generare una società nuova lo si potrà vedere da come i nostri rapporti vengono rinnovati dall’amore.
Non possiamo tenere per noi il dono ricevuto: "Guai a me se non annuncio il Vangelo" , siamo chiamati a ripetere con Paolo. Se ci lasciamo guidare dalla voce interiore scopriremo possibilità sempre nuove per comunicare, parlando, scrivendo, dialogando. Che il Vangelo torni a brillare, attraverso le nostre persone, nelle nostre case, nelle nostre città, nei nostri Paesi. Fiorirà una nuova vita anche in noi; la gioia crescerà nei nostri cuori; il Risorto risplenderà meglio… ed Egli ci considererà "grandi nel suo Regno".
Lo dimostra in modo eccellente la vita di Ginetta Calliari. Arrivata in Brasile nel 1959, col primo gruppo dei Focolari, rimane scioccata dal brusco impatto con le gravi disuguaglianze del Paese. S’impegna nell’amore reciproco, vivendo le Sue Parole. Diceva: "Egli ci aprirà la strada". Col passare del tempo, insieme a lei si sviluppa e consolida una comunità che oggi accoglie centinaia di migliaia di persone di ogni ceto ed età, abitanti delle favelas ed appartenenti a classi agiate, che si mettono al servizio dei più poveri. Si sono così potute concretizzare opere sociali che hanno cambiato il volto delle favelas in diverse città. Un piccolo "popolo" unito che continua a mostrare che il Vangelo è vero: la dote che Ginetta si è portata con sé quando è partita per il Cielo.
Chiara Lubich
sarà considerato grande nel regno dei cieli" (Mt 5, 19)
Gesù, attorniato dalla folla, sale sulla montagna e proclama il suo celebre discorso. Le prime parole, "Beati i poveri in spirito, beati i mansueti…", indicano già la novità del messaggio che egli è venuto a portare.
Sono parole di vita, di luce, di speranza che Gesù consegna ai suoi discepoli perché ne siano illuminati e la loro vita acquisti sapore e significato.
Trasformati da questo grande messaggio, essi sono invitati a trasmettere ad altri gli insegnamenti ricevuti e tradotti in vita.
"Chi osserverà [questi precetti] e li insegnerà agli uomini,
sarà considerato grande nel regno dei cieli"
La nostra società ha bisogno, oggi come mai, di conoscere le parole del Vangelo e lasciarsi trasformare da esse. Gesù deve poter ancora ripetere: non adiratevi con i vostri fratelli; perdonate e vi sarà perdonato; dite la verità al punto da non aver bisogno del giuramento; amate i vostri nemici; riconoscete che avete un solo Padre e che siete tutti fratelli e sorelle; tutto quello che volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. È questo il senso di alcune delle molte parole del "discorso della montagna", che, se vissute, basterebbero per cambiare il mondo.
Gesù invita noi ad annunciare il suo Vangelo. Ma prima di "insegnare" le sue parole, ci domanda di "osservarle". Per essere credibili dovremmo diventare "esperti" del Vangelo, un "Vangelo vivo". Solo allora potremo esserne testimoni con la vita e insegnarlo con la parola.
"Chi osserverà [questi precetti] e li insegnerà agli uomini,
sarà considerato grande nel regno dei cieli"
Quale il modo migliore di vivere questa Parola? Far sì che sia Gesù stesso ad insegnarcelo, attirandolo a noi e tra noi col nostro reciproco amore. Sarà Lui a suggerirci le parole per avvicinare le persone, ad indicarci le strade, ad aprirci i varchi per entrare nel cuore dei fratelli, per testimoniarlo ovunque ci troviamo, anche negli ambienti più difficili e nelle situazioni più intricate. Vedremo il mondo, quella piccola parte di mondo dove viviamo, trasformarsi, convertirsi alla concordia, alla comprensione, alla pace.
L’importante è tenere viva fra noi la Sua presenza con il nostro amore scambievole, docili ad ascoltare la Sua voce, la voce della coscienza che sempre ci parla se sappiamo far tacere le altre.
Lui ci insegnerà come "osservare" con gioia e creatività anche i precetti "minimi", così da cesellare con perfezione la nostra vita d’unità. Che si possa ripetere di noi, come un giorno dei primi cristiani: "Guarda come si amano, e l’un per l’altro è pronto a morire" . Che il Vangelo è capace di generare una società nuova lo si potrà vedere da come i nostri rapporti vengono rinnovati dall’amore.
Non possiamo tenere per noi il dono ricevuto: "Guai a me se non annuncio il Vangelo" , siamo chiamati a ripetere con Paolo. Se ci lasciamo guidare dalla voce interiore scopriremo possibilità sempre nuove per comunicare, parlando, scrivendo, dialogando. Che il Vangelo torni a brillare, attraverso le nostre persone, nelle nostre case, nelle nostre città, nei nostri Paesi. Fiorirà una nuova vita anche in noi; la gioia crescerà nei nostri cuori; il Risorto risplenderà meglio… ed Egli ci considererà "grandi nel suo Regno".
Lo dimostra in modo eccellente la vita di Ginetta Calliari. Arrivata in Brasile nel 1959, col primo gruppo dei Focolari, rimane scioccata dal brusco impatto con le gravi disuguaglianze del Paese. S’impegna nell’amore reciproco, vivendo le Sue Parole. Diceva: "Egli ci aprirà la strada". Col passare del tempo, insieme a lei si sviluppa e consolida una comunità che oggi accoglie centinaia di migliaia di persone di ogni ceto ed età, abitanti delle favelas ed appartenenti a classi agiate, che si mettono al servizio dei più poveri. Si sono così potute concretizzare opere sociali che hanno cambiato il volto delle favelas in diverse città. Un piccolo "popolo" unito che continua a mostrare che il Vangelo è vero: la dote che Ginetta si è portata con sé quando è partita per il Cielo.
Chiara Lubich
venerdì 1 febbraio 2008
IV domenica T.O. (03 febbraio 2008)
Prima Lettura Sof 2,3; 3, 12-13
(dal Libro del profeta Sofonia)
Seconda Lettura 1 Cor 1, 26-31
(dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi)
Vangelo Mt 5,1-12a
(dal Vangelo secondo Matteo)
i testi integrali delle letture domenicali sul sito: Maranatha.it
(dal Libro del profeta Sofonia)
Seconda Lettura 1 Cor 1, 26-31
(dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi)
Vangelo Mt 5,1-12a
(dal Vangelo secondo Matteo)
i testi integrali delle letture domenicali sul sito: Maranatha.it
Candelora (presentazione Gesù al tempio - 2 febbraio 2008)
Prima Lettura Ml 3,1-4
(dal Libro del profeta Malachia)
Seconda Lettura Eb 2,14-18
(dalla lettera agli Ebrei)
Vangelo Lc 2,22-40
(dal Vangelo secondo Luca)
i testi integrali delle letture sul sito: Maranatha.it
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