domenica 27 luglio 2008

XVII domenica del tempo ordinario (27 luglio 2008)

Prima Lettura 1 Re 3, 5. 7-12
(dal Primo Libro dei Re)
Seconda Lettura
Rm 8, 28-30
(dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani)
Vangelo
Mt 13, 44-52
(dal Vangelo secondo Matteo)


i testi integrali delle letture domenicali sul sito: Maranatha.it

venerdì 25 luglio 2008

Medjugorje messaggio del 25 luglio 2008

“Cari figli, in questo tempo in cui pensate al riposo del corpo, io vi invito alla conversione. Pregate e lavorate in modo che il vostro cuore aneli al Dio creatore che è il vero riposo della vostra anima e del vostro corpo. Che Egli vi riveli il suo volto e vi doni la sua pace. Io sono con voi e intercedo davanti a Dio per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Tratto dal sito ufficiale di Medjugorje

domenica 20 luglio 2008

XVI domenica del tempo ordinario (20 luglio 2008)

Prima Lettura Sap 12, 13. 16-19
(dal Libro della Sapienza)
Seconda Lettura
Rm 8, 26-27
(dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani)
Vangelo
Mt Mt 13, 24-43
(dal Vangelo secondo Matteo)


i testi integrali delle letture domenicali sul sito: Maranatha.it

sabato 12 luglio 2008

XV domenica del tempo ordinario (13 luglio 2008)

Prima Lettura Is 55, 10-11
(dal Libro del profeta Isaia)
Seconda Lettura
Rm 8, 18-23
(dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani)
Vangelo
Mt 13,1-23
(dal Vangelo secondo Matteo)


i testi integrali delle letture domenicali sul sito: Maranatha.it

sabato 5 luglio 2008

XIV Domenica del Tempo Ordinario (06 luglio 2008)

Prima Lettura Zc 9, 9-10
(dal Libro del profeta Zaccaria)
Seconda Lettura
Rm 8, 9. 11-13
(dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani)
Vangelo
Mt 11, 25-30
(dal Vangelo secondo Matteo)


i testi integrali delle letture domenicali sul sito: Maranatha.it

mercoledì 2 luglio 2008

Parola di vita - Luglio 2008

"Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la legge e i profeti" (Mt 7,12)

Hai mai provato una sete d’infinito?
Hai mai sentito nel tuo cuore il desiderio struggente d’abbracciare l’immenso?
O forse: hai mai avvertito nel tuo intimo l’insoddisfazione per quello che fai, per quello che sei?
Se così è, sarai felice di trovare una formula che ti dia la pienezza che agogni: qualcosa che non lasci rimpianti di giorni che se ne vanno semivuoti...
C’è una parola nel Vangelo che fa pensare e che, compresa appena un po’, fa trasalire di gioia. In essa è condensato quanto dobbiamo fare nella vita. Riassume ogni legge impressa da Dio in fondo al cuore di ogni uomo.
Sentila:

"Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la legge e i profeti"

Tale frase è chiamata "regola d’oro".
L’ha portata Cristo, ma era già conosciuta universalmente. L’Antico Testamento la possedeva. Era nota a Seneca e nell’Oriente la ripeteva il cinese Confucio. E poi altri ancora. E questo dice quanto stia a cuore a Dio: come egli voglia che tutti gli uomini la facciano norma della loro vita.
È bella a leggersi e suona come uno slogan.
Sentila ancora:

"Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro"

Ogni prossimo, che incontriamo nella giornata, amiamolo così.
Immaginiamo di essere nella sua situazione e trattiamolo come vorremmo esser trattati noi al posto suo.
La voce di Dio che abita dentro di noi ci suggerirà l’espressione d’amore adatta a ogni circostanza.
Lui ha fame? Ho fame io - pensiamo. E diamogli da mangiare.
Subisce ingiustizia? Sono io che la subisco!
È nel buio e nel dubbio? Lo sono io. E diciamogli parole di conforto e condividiamo le sue pene e non diamoci pace finché non sarà illuminato e sollevato. Noi vorremmo esser trattati così.
È un handicappato? Voglio amarlo fino a sentire quasi nel mio corpo e nel mio cuore la sua menomazione e l’amore mi suggerirà l’espediente esatto per farlo sentire uguale agli altri, anzi con una grazia in più, perché noi cristiani sappiamo quanto il dolore valga.
E così con tutti senza discriminazione alcuna fra simpatico e antipatico, fra giovane e anziano, fra amico e nemico, fra compatriota e straniero, fra bello e brutto... Il Vangelo intende tutti.
Mi pare di udire un brusio generale...
Capisco... forse queste mie parole sembrano semplici, ma quale mutamento richiedono! Quanto sono lontane dal nostro usuale modo di pensare e d’agire!
Ma coraggio! Proviamo.
Una giornata così spesa vale una vita. E alla sera non riconosceremo più noi stessi. Una gioia mai provata ci inonderà. Una forza ci investirà. Dio sarà con noi, perché è con coloro che amano.
Le giornate si susseguiranno piene.
A volte forse rallenteremo, saremo tentati di scoraggiarci, di smettere. E vorremmo tornare alla vita di prima...
Ma no! Coraggio! Dio ci dà la grazia.
Ricominciamo sempre.
Perseverando, vedremo lentamente cambiare il mondo attorno a noi.
Capiremo che il Vangelo porta la vita più affascinante, accende la luce nel mondo, dà sapore alla nostra esistenza, ha in sé il principio della risoluzione di tutti i problemi.
E non avremo pace finché non comunicheremo la nostra straordinaria esperienza ad altri: agli amici che ci possono comprendere, ai parenti, a chiunque ci sentiamo spinti a darla.
Rinascerà la speranza.

"Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro"

Chiara Lubich

Pubblicata su: La dottrina spirituale, Roma 2006, p. 187.