Nella mia parrocchia (dedicata a S. Ernesto), nei periodi di Avvento e
Quaresima, il parroco è solito distribuire ai fedeli una preghiera da recitare in casa tutta la settimana. La preghiera prende spunto dal Vangelo domenicale.
Questa è quella della Terza domenica di Avvento:
È comprensibile, Gesù, la domanda
che Giovanni ti formula
attraverso i suoi discepoli.
In effetti tu non coincidi
con la sua immagine di Messia:
annunci un anno di grazia,
offri misericordia e perdono
e poi entri nelle case dei peccatori,
ti fermi a mangiare con loro.
A questo punto è necessario
mettere in chiaro una volta per tutte
se sei veramente l'atteso
o se bisogna attenderne un altro.
Tu non fai dichiarazioni altisonanti
sulla tua identità di Figlio di Dio,
ma inviti a guardarsi attorno
e a decifrare i segnali inequivocabili
di un mondo nuovo che già si intravede.
Quanto accade, in effetti,
non può passare inosservato:
c'è un annuncio di gioia
che raggiunge i poveri,
cambiamenti imprevisti che trasformano
l'esistenza di persone
strappate al loro destino
di stenti e di umiliazioni,
di sofferenze e disagi.
Non è solo un'illusione collettiva,
e neppure un sogno impossibile:
chi si affida a te, Gesù,
chi ti accoglie così come sei,
senza scandalizzarsi del tuo amore smisurato,
conosce una vita radicalmente nuova.
Amen
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