IL VANGELO DEL GIORNO DI FESTA
Dal vangelo secondo Marco (5,21-43)
In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare.
E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello.
Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata».
E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.
E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?».
I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo.
E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?».
Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!».
E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina.
Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!».
E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni.
Essi furono presi da grande stupore.
E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.
sabato 30 giugno 2012
lunedì 25 giugno 2012
Medjugorje - messaggio del 25 giugno 2012
Cari figli!
Con la grande speranza nel cuore anche oggi vi invito alla preghiera.
Se pregate figlioli, voi siete con me, cercate la volontà di mio Figlio e la vivete.
Siate aperti e vivete la preghiera; in ogni momento sia essa sapore e gioia della vostra anima.
Io sono con voi e intercedo per tutti voi presso mio Figlio Gesù.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata
Con la grande speranza nel cuore anche oggi vi invito alla preghiera.
Se pregate figlioli, voi siete con me, cercate la volontà di mio Figlio e la vivete.
Siate aperti e vivete la preghiera; in ogni momento sia essa sapore e gioia della vostra anima.
Io sono con voi e intercedo per tutti voi presso mio Figlio Gesù.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata
domenica 24 giugno 2012
Natività di Giovanni Battista - Anno B (24 giugno 2012)
IL VANGELO DEL GIORNO DI FESTA
Dal vangelo secondo Luca (1, 5-17)
Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta.
Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore.
Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso.
Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso.
Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso.
Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore.
Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni.
Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio.
Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».
Dal vangelo secondo Luca (1, 5-17)
Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta.
Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore.
Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso.
Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso.
Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso.
Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore.
Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni.
Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio.
Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».
sabato 23 giugno 2012
Novena alla Regina della Pace (Medjugorje 1981-2012) - 09
GIORNO 9 ( 23 giugno 2012 )
Preghiera per le intenzioni della Regina della Pace
• Misteri gloriosi
Spunti per la meditazione personale
Dal Vangelo secondo GIOVANNI
Gesù, quindi, rivolti gli occhi verso il cielo, disse: “ Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato.
E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l`amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro ”
(Gv 17, 24-26)
MESSAGGIO del 25 giugno 1987
"Cari figli! Oggi vi ringrazio e desidero invitarvi tutti alla pace del Signore.
Desidero che ognuno di voi sperimenti nel proprio cuore quella pace che Dio dà.
Oggi voglio benedirvi tutti; vi benedico con la benedizione del Signore.
E vi supplico, cari figli, di seguire e di vivere la mia strada.
Io vi amo, cari figli; e perciò chissà quante volte vi invito e vi ringrazio per tutto quello che state facendo secondo le mia intenzioni.
Vi supplico, aiutatemi, perché vi possa offrire al Signore e perché vi salvi e vi guidi sulla strada della salvezza.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"
Desidero che ognuno di voi sperimenti nel proprio cuore quella pace che Dio dà.
Oggi voglio benedirvi tutti; vi benedico con la benedizione del Signore.
E vi supplico, cari figli, di seguire e di vivere la mia strada.
Io vi amo, cari figli; e perciò chissà quante volte vi invito e vi ringrazio per tutto quello che state facendo secondo le mia intenzioni.
Vi supplico, aiutatemi, perché vi possa offrire al Signore e perché vi salvi e vi guidi sulla strada della salvezza.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"
Catechismo della Chiesa Cattolica
La preghiera di Maria ci è rivelata all´aurora della Pienezza dei tempi.
Prima dell´Incarnazione del Figlio di Dio e prima dell´effusione dello Spirito Santo, la sua preghiera coopera in una maniera unica al Disegno benevolo del Padre: al momento dell'Annunciazione per il concepimento di Cristo, e in attesa della Pentecoste per la formazione della Chiesa, Corpo di Cristo.
Nella fede della sua umile serva il Dono di Dio trova l´accoglienza che fin dall´inizio dei tempi aspettava.
Colei che l'Onnipotente ha fatto “piena di grazia”, risponde con l´offerta di tutto il proprio essere: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”.
Fiat è la preghiera cristiana: essere interamente per lui, dal momento che egli è interamente per noi. (2617)
PREGHIERA CONCLUSIVA
Ti preghiamo oggi per tutte le intenzioni della Regina della Pace, per tutto ciò che è necessario affinché il mondo intero, attraverso Maria, possa entrare nella tua gloria, nella gloria della Santissima Trinità.
Amen.
venerdì 22 giugno 2012
Parola di Vita - Giugno 2012
«Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà» (Gv 6,27).
Gesù, dopo aver sfamato le moltitudini con la moltiplicazione dei pani presso il lago di Tiberiade, si era trasferito di nascosto sull’altra riva, nella zona di Cafarnao, per sottrarsi alla folla che voleva farlo re.
Molti, tuttavia, si erano messi ugualmente alla ricerca di lui e lo avevano raggiunto. Egli però non accetta il loro entusiasmo troppo interessato.
Essi hanno mangiato del pane miracoloso, ma si sono fermati al puro vantaggio materiale senza cogliere il significato profondo di quel pane, che mostra in Gesù l’inviato del Padre per dare la vera vita al mondo.
Vedono in lui soltanto un taumaturgo, un Messia terreno, capace di procurare loro il cibo materiale in abbondanza ed a buon mercato.
È in questo contesto che Gesù rivolge loro le parole:
«Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà».
Il “cibo che non perisce” è la persona stessa di Gesù ed è anche il suo insegnamento, giacché l’insegnamento di Gesù è tutt’uno con la sua persona.
Leggendo poi più avanti altre parole di Gesù si vede che questo “pane che non perisce” si identifica anche con il corpo eucaristico di Gesù.
Si può quindi dire che il “pane che non perisce” è Gesù in persona, il quale si dona a noi nella sua Parola e nell’Eucaristia.
«Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà».
L’immagine del pane ricorre spesso nella Bibbia, come del resto quella dell’acqua.
Il pane e l’acqua rappresentano gli alimenti primari, indispensabili per la vita dell’uomo.
Ora Gesù applicando a se stesso l’immagine del pane, vuol dire che la sua persona, il suo insegnamento sono indispensabili per la vita spirituale dell’uomo così come lo è il pane per la vita del corpo.
Il pane materiale è senz’altro necessario.
Gesù stesso lo procura miracolosamente alle turbe.
Però da solo non basta.
L’uomo porta in se stesso – magari senza rendersene perfettamente conto – una fame di verità, di giustizia, di bontà, di amore, di purezza, di luce, di pace, di gioia, di infinito, di eterno, che nessuna cosa al mondo è in grado di soddisfare.
Gesù propone se stesso come colui che solo è capace di saziare la fame interiore dell’uomo.
«Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà».
Presentandosi però come il “pane di vita”, Gesù non si limita ad affermare la necessità di nutrirsi di lui e cioè che occorre credere nelle sue parole per avere la vita eterna; ma vuole spingerci a fare l’esperienza di lui.
Egli infatti, con la parola: «Procuratevi il cibo che non perisce» fa un pressante invito.
Dice che occorre darsi da fare, mettere in atto tutti gli accorgimenti possibili per procurarsi questo cibo.
Gesù non si impone, ma vuole essere scoperto, vuole essere sperimentato.
Certamente l’uomo con le sue sole forze non è capace di raggiungere Gesù.
Lo può per un dono di Dio.
Tuttavia Gesù invita continuamente l’uomo a disporsi per accogliere il dono di se stesso, che Gesù gli vuol fare. Ed è proprio sforzandosi di mettere in pratica la sua Parola, che l’uomo arriva alla fede piena in lui, a gustare la sua Parola come si gusterebbe un pane fragrante e saporoso.
«Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà».
La Parola di questo mese non ha per oggetto un punto particolare dell’insegnamento di Gesù (ad esempio il perdono delle offese, il distacco dalle ricchezze, ecc.), ma ci riconduce alla radice stessa della vita cristiana, che è il nostro rapporto personale con Gesù.
Io penso che chi ha cominciato a vivere con impegno la sua Parola e soprattutto il comandamento dell’amore del prossimo, sintesi di tutte le parole di Dio e di tutti i comandamenti, avverte almeno un po’ che Gesù è il “pane” della sua vita, capace di colmare i desideri del suo cuore, la fonte della sua gioia, della sua luce.
Mettendola in pratica è arrivato a gustare la Parola almeno un poco come la vera risposta ai problemi dell’uomo e del mondo.
E, dato che Gesù “pane di vita” fa il dono supremo di se stesso nell’Eucaristia, va spontaneamente a ricevere con amore l’Eucaristia ed essa occupa un posto importante nella sua vita.
Occorre allora che chi di noi ha fatto questa stupenda esperienza con la stessa premura con cui Gesù spinge a procurarsi il “pane della vita” non tenga per sé la sua scoperta ma la comunichi ad altri perché molti trovino in Gesù quanto il loro cuore da sempre cerca.
È un enorme atto di amore che farà ai prossimi perché anch’essi possano conoscere cos’è la vera vita già da questa terra ed avranno la vita che non muore.
E cosa si può volere di più?
Chiara Lubich
-----------------
originariamente pubblicata in Città Nuova, 1985/14, pp.10-11
Gesù, dopo aver sfamato le moltitudini con la moltiplicazione dei pani presso il lago di Tiberiade, si era trasferito di nascosto sull’altra riva, nella zona di Cafarnao, per sottrarsi alla folla che voleva farlo re.
Molti, tuttavia, si erano messi ugualmente alla ricerca di lui e lo avevano raggiunto. Egli però non accetta il loro entusiasmo troppo interessato.
Essi hanno mangiato del pane miracoloso, ma si sono fermati al puro vantaggio materiale senza cogliere il significato profondo di quel pane, che mostra in Gesù l’inviato del Padre per dare la vera vita al mondo.
Vedono in lui soltanto un taumaturgo, un Messia terreno, capace di procurare loro il cibo materiale in abbondanza ed a buon mercato.
È in questo contesto che Gesù rivolge loro le parole:
«Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà».
Il “cibo che non perisce” è la persona stessa di Gesù ed è anche il suo insegnamento, giacché l’insegnamento di Gesù è tutt’uno con la sua persona.
Leggendo poi più avanti altre parole di Gesù si vede che questo “pane che non perisce” si identifica anche con il corpo eucaristico di Gesù.
Si può quindi dire che il “pane che non perisce” è Gesù in persona, il quale si dona a noi nella sua Parola e nell’Eucaristia.
«Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà».
L’immagine del pane ricorre spesso nella Bibbia, come del resto quella dell’acqua.
Il pane e l’acqua rappresentano gli alimenti primari, indispensabili per la vita dell’uomo.
Ora Gesù applicando a se stesso l’immagine del pane, vuol dire che la sua persona, il suo insegnamento sono indispensabili per la vita spirituale dell’uomo così come lo è il pane per la vita del corpo.
Il pane materiale è senz’altro necessario.
Gesù stesso lo procura miracolosamente alle turbe.
Però da solo non basta.
L’uomo porta in se stesso – magari senza rendersene perfettamente conto – una fame di verità, di giustizia, di bontà, di amore, di purezza, di luce, di pace, di gioia, di infinito, di eterno, che nessuna cosa al mondo è in grado di soddisfare.
Gesù propone se stesso come colui che solo è capace di saziare la fame interiore dell’uomo.
«Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà».
Presentandosi però come il “pane di vita”, Gesù non si limita ad affermare la necessità di nutrirsi di lui e cioè che occorre credere nelle sue parole per avere la vita eterna; ma vuole spingerci a fare l’esperienza di lui.
Egli infatti, con la parola: «Procuratevi il cibo che non perisce» fa un pressante invito.
Dice che occorre darsi da fare, mettere in atto tutti gli accorgimenti possibili per procurarsi questo cibo.
Gesù non si impone, ma vuole essere scoperto, vuole essere sperimentato.
Certamente l’uomo con le sue sole forze non è capace di raggiungere Gesù.
Lo può per un dono di Dio.
Tuttavia Gesù invita continuamente l’uomo a disporsi per accogliere il dono di se stesso, che Gesù gli vuol fare. Ed è proprio sforzandosi di mettere in pratica la sua Parola, che l’uomo arriva alla fede piena in lui, a gustare la sua Parola come si gusterebbe un pane fragrante e saporoso.
«Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà».
La Parola di questo mese non ha per oggetto un punto particolare dell’insegnamento di Gesù (ad esempio il perdono delle offese, il distacco dalle ricchezze, ecc.), ma ci riconduce alla radice stessa della vita cristiana, che è il nostro rapporto personale con Gesù.
Io penso che chi ha cominciato a vivere con impegno la sua Parola e soprattutto il comandamento dell’amore del prossimo, sintesi di tutte le parole di Dio e di tutti i comandamenti, avverte almeno un po’ che Gesù è il “pane” della sua vita, capace di colmare i desideri del suo cuore, la fonte della sua gioia, della sua luce.
Mettendola in pratica è arrivato a gustare la Parola almeno un poco come la vera risposta ai problemi dell’uomo e del mondo.
E, dato che Gesù “pane di vita” fa il dono supremo di se stesso nell’Eucaristia, va spontaneamente a ricevere con amore l’Eucaristia ed essa occupa un posto importante nella sua vita.
Occorre allora che chi di noi ha fatto questa stupenda esperienza con la stessa premura con cui Gesù spinge a procurarsi il “pane della vita” non tenga per sé la sua scoperta ma la comunichi ad altri perché molti trovino in Gesù quanto il loro cuore da sempre cerca.
È un enorme atto di amore che farà ai prossimi perché anch’essi possano conoscere cos’è la vera vita già da questa terra ed avranno la vita che non muore.
E cosa si può volere di più?
Chiara Lubich
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originariamente pubblicata in Città Nuova, 1985/14, pp.10-11
Novena alla Regina della Pace (Medjugorje 1981-2012) - 08
GIORNO 8 ( 22 giugno 2012 )
Preghiera per la realizzazione di tutti i frutti ed i messaggi di Medjugorje
• Misteri gloriosi
Spunti per la meditazione personale
Dal Vangelo secondo GIOVANNI
Gesù rispose a Nicodemo: “ Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell`unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio”.
(Gv 3, 16-21)
MESSAGGIO del 25 giugno 1991
"Cari
figli! Oggi nel grande giorno che mi avete regalato, desidero benedire
tutti, dirvi che questi giorni in cui sto con voi sono giorni di grazia.
Io desidero insegnarvi ed aiutarvi a camminare sulla strada della santità.
Ci sono molti che non vogliono sentire i miei messaggi né accettare con serietà quello che io dico, ma per questo invito voi e prego affinché con la vostra vita e nella vita quotidiana testimoniate la mia presenza.
Pregate,Dio vi aiuterà a scoprire la vera ragione della mia venuta.
Perciò, figlioli, pregate e leggete la Sacra Scrittura perché, attraverso la mia venuta, possiate scoprire nella Sacra Scrittura il messaggio che è per voi.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"
Io desidero insegnarvi ed aiutarvi a camminare sulla strada della santità.
Ci sono molti che non vogliono sentire i miei messaggi né accettare con serietà quello che io dico, ma per questo invito voi e prego affinché con la vostra vita e nella vita quotidiana testimoniate la mia presenza.
Pregate,Dio vi aiuterà a scoprire la vera ragione della mia venuta.
Perciò, figlioli, pregate e leggete la Sacra Scrittura perché, attraverso la mia venuta, possiate scoprire nella Sacra Scrittura il messaggio che è per voi.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"
Catechismo della Chiesa Cattolica
Maria è l'Orante perfetta, figura della Chiesa.
Quando la preghiamo, con lei aderiamo al Disegno del Padre, che manda il Figlio suo per salvare tutti gli uomini.
Come il discepolo amato, prendiamo con noi la Madre di Gesù, diventata la Madre di tutti i viventi. Possiamo pregare con lei e pregarla.
La preghiera della Chiesa è come sostenuta dalla preghiera di Maria, alla quale è unita nella speranza. (2679)
PREGHIERA CONCLUSIVA
Grazie perché per Te ogni uomo è importante, perché nella tua misericordia non desideri giudicare nessuno.
Ti preghiamo oggi per tutto quello che la Madonna a Meðugorje ti ha chiesto, per ogni grazia che qui, da questo posto si è riversata sul mondo intero, affinché tutto ciò possa generare frutti di santità e servire al tuo piano di salvezza.
Amen.
giovedì 21 giugno 2012
Novena alla Regina della Pace (Medjugorje 1981-2012) - 07
GIORNO 7 ( 21 giugno 2012 )
Preghiera per tutti i centri e i gruppi su Medjugorje disseminati nel mondo
• Misteri gloriosi
Spunti per la meditazione personale
Dal Vangelo secondo MATTEO
Gesù disse ai suoi discepoli: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!”. (Mt 7, 12-14)
MESSAGGIO del 25 giugno 1988
"Cari figli! Oggi vi invito all'amore, che è gradito e caro a Dio.
Figlioli, l'amore accetta tutto, tutto ciò che è duro e amaro, a motivo di Gesù che è amore. Perciò, cari figli, pregate Dio che venga in vostro aiuto: ma non secondo i vostri desideri, bensì secondo il suo amore!
Abbandonatevi a Dio, perché Egli possa guarirvi, consolarvi e perdonarvi tutto ciò che in voi è di impedimento sulla strada dell'amore.
Così Dio potrà plasmare la vostra vita e voi crescerete nell'amore.
Glorificate Dio, figlioli, con l'inno alla Carità (1 Cor 13), perché l'amore di Dio possa crescere in voi di giorno in giorno fino alla sua pienezza.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"
Figlioli, l'amore accetta tutto, tutto ciò che è duro e amaro, a motivo di Gesù che è amore. Perciò, cari figli, pregate Dio che venga in vostro aiuto: ma non secondo i vostri desideri, bensì secondo il suo amore!
Abbandonatevi a Dio, perché Egli possa guarirvi, consolarvi e perdonarvi tutto ciò che in voi è di impedimento sulla strada dell'amore.
Così Dio potrà plasmare la vostra vita e voi crescerete nell'amore.
Glorificate Dio, figlioli, con l'inno alla Carità (1 Cor 13), perché l'amore di Dio possa crescere in voi di giorno in giorno fino alla sua pienezza.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"
Catechismo della Chiesa Cattolica
Nella preghiera, lo Spirito Santo ci unisce alla Persona del Figlio unigenito, nella sua Umanità glorificata.
Per essa ed in essa la nostra preghiera filiale entra in comunione, nella Chiesa, con la Madre di Gesù.
Dopo il consenso dato nella fede al momento dell´Annunciazione e mantenuto, senza esitazione sotto la croce, la maternità di Maria si estende ora ai fratelli e alle sorelle del Figlio suo, “ancora pellegrini e posti in mezzo a pericoli e affanni”.
Gesù, l´unico Mediatore, è la Via della nostra preghiera; Maria, Madre sua e Madre nostra, è pura trasparenza di lui: ella “mostra la Via” (Hodoghitria), ne è “il Segno”, secondo l'iconografia tradizionale in Oriente e in Occidente. (2673 – 2674)
PREGHIERA CONCLUSIVA
Grazie per ogni risposta d´amore compiuta nella donazione e nel servizio agli altri.
Ti preghiamo per ogni membro dei centri e dei gruppi di preghiera di Medjugorje affinché possano con sempre più coraggio e decisione, insieme a tua Madre, manifestare nelle famiglie e nei posti in cui vivono, la strada stretta, la sola che porta verso Te.
Aiutali a crescere di giorno in giorno verso la pienezza del tuo amore.
Amen.
mercoledì 20 giugno 2012
Novena alla Regina della Pace (Medjugorje 1981-2012) - 06
GIORNO 6 ( 20 giugno 2012 )
Preghiera per tutti i pellegrini che andranno a Medjugorje
• Misteri gloriosi
Spunti per la meditazione personale
Dal Vangelo secondo MATTEO
In quel tempo Gesù disse: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”. (Mt 11, 25-30)
MESSAGGIO del 25 giugno 1993
"Cari figli! Anche oggi gioisco per la vostra presenza qui.
Io vi benedico con la mia benedizione materna ed intercedo per ognuno di voi presso Dio. Vi invito nuovamente a vivere i miei messaggi e metterli in pratica nella vostra vita.
Sono con voi e vi benedico tutti di giorno in giorno.
Cari figli, questi tempi sono particolari, per questo sono con voi, per amarvi e proteggervi, per proteggere i vostri cuori da satana e per avvicinarvi tutti sempre più al cuore del mio Figlio Gesù.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"
Io vi benedico con la mia benedizione materna ed intercedo per ognuno di voi presso Dio. Vi invito nuovamente a vivere i miei messaggi e metterli in pratica nella vostra vita.
Sono con voi e vi benedico tutti di giorno in giorno.
Cari figli, questi tempi sono particolari, per questo sono con voi, per amarvi e proteggervi, per proteggere i vostri cuori da satana e per avvicinarvi tutti sempre più al cuore del mio Figlio Gesù.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"
Catechismo della Chiesa Cattolica
Nella Nuova Alleanza la preghiera è la relazione vivente dei figli di Dio con il loro Padre infinitamente buono, con il Figlio suo Gesù Cristo e con la Spirito Santo.
La grazia del Regno è “l'unione della Santa Trinità tutta intera con lo spirito tutto intero”.
La vita di preghiera consiste quindi nell'essere abitualmente alla presenza di Dio tre volte Santo e in comunione con lui.
Tale comunione di vita è sempre possibile, perché, mediante il Battesimo, siamo diventati un medesimo essere con Cristo.
La preghiera è cristiana in quanto è comunione con Cristo e si dilata nella Chiesa, che è il suo Corpo.
Le sue dimensioni sono quelle dell'Amore di Cristo. (2565)
PREGHIERA CONCLUSIVA
Non siamo stati noi a scegliere Te, Signore, ma Tu hai scelto noi.
Solo Tu conosci tutti quei “piccoli” ai quali sarà data la grazia della manifestazione del tuo amore per mezzo di tua Madre qui a Medjugorje.
Ti preghiamo per tutti i pellegrini che verranno qui, proteggi il loro cuore da ogni attacco di satana e rendili aperti ad ogni impulso che proviene dal tuo Cuore e da quello di Maria. Amen.
martedì 19 giugno 2012
Novena alla Regina della Pace (Medjugorje 1981-2012) - 05
GIORNO 5 ( 19 giugno 2012 )
Preghiera per tutti i pellegrini che hanno visitato Medjugorje
• Misteri gloriosi
Spunti per la meditazione personale
Dal Vangelo secondo MARCO
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro: “ Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. Che giova infatti all`uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima?”. (Mc 8, 34-37)
MESSAGGIO del 25 giugno 1992
"Cari
figli! Oggi sono felice, anche se nel mio cuore c'è ancora un po' di
tristezza per tutti coloro che hanno iniziato questo cammino, e poi lo
hanno abbandonato.
La mia presenza qua è quindi per guidarvi su un nuovo cammino, un cammino di salvezza. Perciò vi invito di giorno in giorno alla conversione; però se non pregate non potete dire che vi convertite.
Io prego per voi e intercedo per la pace presso Dio, prima nei vostri cuori, e poi anche intorno a voi: che Dio sia la vostra pace.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"
La mia presenza qua è quindi per guidarvi su un nuovo cammino, un cammino di salvezza. Perciò vi invito di giorno in giorno alla conversione; però se non pregate non potete dire che vi convertite.
Io prego per voi e intercedo per la pace presso Dio, prima nei vostri cuori, e poi anche intorno a voi: che Dio sia la vostra pace.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"
Catechismo della Chiesa Cattolica
La preghiera cristiana è una relazione di Alleanza tra Dio e l'uomo in Cristo.
È azione di Dio e dell'uomo; sgorga dallo Spirito Santo e da noi, interamente rivolta al Padre, in unione con la volontà umana del Figlio di Dio fatto uomo. (2564)
PREGHIERA CONCLUSIVA
Tu solamente sai quello di cui abbiamo bisogno per la nostra salvezza.
Grazie perché qui a Medjugorje già da 30 anni tua Madre è venuta proprio per condurci su una nuova strada, la strada della salvezza.
Benedici e rafforza tutti coloro che in questo luogo hanno intrapreso questo cammino di conversione e di preghiera.
Rafforza la loro fede, speranza e carità affinché non tradiscano mai la loro alleanza con Te.
Amen.
lunedì 18 giugno 2012
Novena alla Regina della Pace (Medjugorje 1981-2012) - 04
GIORNO 4 ( 18 giugno 2012 )
Preghiera per tutti i responsabili nella Chiesa
• Misteri gloriosi
Spunti per la meditazione personale
Dal Vangelo secondo GIOVANNI
Di nuovo Gesù parlò loro: “ Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. (Gv 8, 12)
MESSAGGIO del 25 giugno 1995
"Cari figli! Oggi sono felice di vedervi in così gran numero, che avete risposto e che siete venuti per vivere i miei messaggi.
Vi invito, figlioli, ad essere i miei gioiosi portatori di pace in questo mondo inquieto. Pregate per la pace, affinché quanto prima regni un tempo di pace, che il mio cuore attende con impazienza.
Io vi sono vicina, figlioli, e intercedo davanti all'altissimo per ognuno di voi e vi benedico tutti con la mia benedizione materna.
Grazie per avere risposto alla mia chiamata!"
Vi invito, figlioli, ad essere i miei gioiosi portatori di pace in questo mondo inquieto. Pregate per la pace, affinché quanto prima regni un tempo di pace, che il mio cuore attende con impazienza.
Io vi sono vicina, figlioli, e intercedo davanti all'altissimo per ognuno di voi e vi benedico tutti con la mia benedizione materna.
Grazie per avere risposto alla mia chiamata!"
Catechismo della Chiesa Cattolica
Il cuore è la dimora dove sto, dove abito (secondo l´espressione semitica o biblica: dove “discendo”).
E' il nostro centro nascosto, irraggiungibile dalla nostra ragione dagli altri; solo lo Spirito di Dio può scrutarlo e conoscerlo.
E' il luogo della decisione, che sta nel più profondo delle nostre facoltà psichiche.
E' il luogo della verità, là dove scegliamo la vita o la morte.
E' il luogo dell'incontro, poiché, ad immagine di Dio, viviamo in relazione: è il luogo dell'Alleanza. (2563)
PREGHIERA CONCLUSIVA
Grazie
Signore perché ci hai dato la Chiesa per Madre e Sposa, affinché, nel
nostro cammino terreno verso Te, ci guidi sulla strada della luce.
Grazie perché in essa noi siamo tutti fratelli e sorelle e membri dello stesso corpo mistico. Ti preghiamo oggi per tutti quelli che ne sono a capo, affinché possano continuamente rinnovare la loro alleanza con Te, unico e vero Capo, per divenire fedeli e gioiosi portatori di pace e di Verità in questo mondo inquieto.
Amen.
Grazie perché in essa noi siamo tutti fratelli e sorelle e membri dello stesso corpo mistico. Ti preghiamo oggi per tutti quelli che ne sono a capo, affinché possano continuamente rinnovare la loro alleanza con Te, unico e vero Capo, per divenire fedeli e gioiosi portatori di pace e di Verità in questo mondo inquieto.
Amen.
domenica 17 giugno 2012
Novena alla Regina della Pace (Medjugorje 1981-2012) - 03
GIORNO 3 ( 17 giugno 2012 )
Preghiera per tutti i parrocchiani
• Misteri gloriosi
Spunti per la meditazione personale
Dal Vangelo secondo GIOVANNI
Gesù disse ai suoi discepoli: “ Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch`io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”. (Gv 15, 5-11)
MESSAGGIO del 25 giugno 1996
"Cari figli! Oggi vi ringrazio per tutti i sacrifici che mi avete offerto in questi giorni.
Figlioli, vi invito ad aprirvi a me e a decidervi per la conversione.
I vostri cuori, figlioli, non sono completamente aperti a me, per questo vi invito di nuovo ad aprirvi alla preghiera, perché lo Spirito Santo vi aiuti nella preghiera affinché i vostri cuori diventino di carne e non di pietra.
Figlioli, grazie per avere risposto alla mia chiamata e per avere deciso di camminare con me verso la santità."
Figlioli, vi invito ad aprirvi a me e a decidervi per la conversione.
I vostri cuori, figlioli, non sono completamente aperti a me, per questo vi invito di nuovo ad aprirvi alla preghiera, perché lo Spirito Santo vi aiuti nella preghiera affinché i vostri cuori diventino di carne e non di pietra.
Figlioli, grazie per avere risposto alla mia chiamata e per avere deciso di camminare con me verso la santità."
Catechismo della Chiesa Cattolica
Da dove viene la preghiera dell´uomo? Qualunque sia il linguaggio della preghiera (gesti e parole), è tutto l´uomo che prega.
Ma,
per indicare il luogo dal quale sgorga la preghiera, la Scritture
parlano talvolta dell'anima o dello spirito, più spesso del cuore (più
di mille volte).
E' il cuore che prega.
Se esso è lontano da Dio, l'espressione della preghiera è vana. (2562)
PREGHIERA CONCLUSIVA
Grazie Signore per il tuo amore, grazie per l´invito a rimanere in te per portare molto frutto.
Grazie perché hai scelto in modo particolare questa parrocchia, dandole tua Madre, la Regina della Pace, la quale da questo luogo invita il mondo alla pace e alla riconciliazione, e alla conversione per mezzo di un rinnovato digiuno e preghiera…
Grazie per l´apertura di ogni cuore che ha saputo accoglierla e che ha accettato di essere il suo segno visibile per tutte la persone che vengono qui.
Oggi ti preghiamo, Signore, affinché Tu renda questa parrocchia un segno ancora più visibile del Regno di Dio e aiuti i parrocchiani ad essere frutti gioiosi e santi della presenza della Madonna.
Amen
Grazie perché hai scelto in modo particolare questa parrocchia, dandole tua Madre, la Regina della Pace, la quale da questo luogo invita il mondo alla pace e alla riconciliazione, e alla conversione per mezzo di un rinnovato digiuno e preghiera…
Grazie per l´apertura di ogni cuore che ha saputo accoglierla e che ha accettato di essere il suo segno visibile per tutte la persone che vengono qui.
Oggi ti preghiamo, Signore, affinché Tu renda questa parrocchia un segno ancora più visibile del Regno di Dio e aiuti i parrocchiani ad essere frutti gioiosi e santi della presenza della Madonna.
Amen
sabato 16 giugno 2012
XI Domenica del Tempo Ordinario - 17 giugno 2012 (Anno B)
IL VANGELO DEL GIORNO DI FESTA
Dal vangelo secondo Marco (4,26-34)
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere.
Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Dal vangelo secondo Marco (4,26-34)
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere.
Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Novena alla Regina della Pace (Medjugorje 1981-2012) - 02
GIORNO 2 ( 16 giugno 2012 )
Preghiera per i Sacerdoti che offrono il loro servizio nel Santuario
• Misteri gloriosi
Spunti per la meditazione personale
Dal Vangelo secondo GIOVANNI
Gesù disse ai suoi discepoli: “ In verità, in verità vi dico anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò”. (Gv 14, 12-14)
MESSAGGIO del 25 giugno 1997
"Cari figli! Oggi sono con voi in un modo speciale e vi porto la mia benedizione materna della pace.
Io prego per voi e intercedo per voi presso Dio affinché capiate che ognuno di voi è portatore di pace.
Non potete avere la pace se il vostro cuore non è in pace con Dio.
Per questo, figlioli, pregate, pregate, pregate perché la preghiera è il fondamento della vostra pace.
Aprite il vostro cuore e date del tempo al Signore, che Lui sia il vostro amico.
Quando si crea una vera amicizia con Dio, nessuna tempesta può distruggerla.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"
Io prego per voi e intercedo per voi presso Dio affinché capiate che ognuno di voi è portatore di pace.
Non potete avere la pace se il vostro cuore non è in pace con Dio.
Per questo, figlioli, pregate, pregate, pregate perché la preghiera è il fondamento della vostra pace.
Aprite il vostro cuore e date del tempo al Signore, che Lui sia il vostro amico.
Quando si crea una vera amicizia con Dio, nessuna tempesta può distruggerla.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"
Catechismo della Chiesa Cattolica
“Se tu conoscessi il dono di Dio” (Gv 4,10).
La
meraviglia della preghiera si rivela proprio là, presso i pozzi dove
andiamo a cercare la nostra acqua: là Cristo viene ad incontrare ogni
essere umano; egli ci cerca per primo ed è lui che ci chiede da bere.
Gesù ha sete; la sua domanda sale dalle profondità di Dio che ci desidera.
Che lo sappiamo o no, la preghiera è l´incontro della sete di Dio con la nostra sete.
Dio ha sete che noi abbiamo sete di lui.
“Tu gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva” (Gv 4,10).
La nostra preghiera di domanda è paradossalmente una risposta. Risposta al lamento del Dio vivente: “Essi hanno abbandonato me, sorgente d´acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate”
(Ger 2,13), risposta di fede alla promessa gratuita della salvezza,
risposta d´amore alla sete del Figlio unigenito. (2560 - 2561)
PREGHIERA CONCLUSIVA
Signore, Tu sei la sola fonte di vita, l'unico che possa dissetare la nostra sete di amore e di amicizia.
Grazie
perché nella tua umiltà hai stabilito di darti al tuo popolo nella S.
Messa, nei sacramenti e nella benedizione, attraverso la persona del
sacerdote.
Oggi
chiediamo la tua benedizione su tutti i sacerdoti che svolgono il loro
ministero in questo santuario della Regina della Pace, affinché possano
sempre più scoprire la forza della fede per mezzo della quale concederai
loro tutto ciò che ti chiederanno e perché diventino dei veri portatori
di pace, di quella pace che scaturirà da una loro più profonda amicizia
con Te. Amen
venerdì 15 giugno 2012
Novena alla Regina della Pace (Medjugorje 1981-2012) - 01
GIORNO 1 ( 15 giugno 2012 )
Preghiera per i Veggenti
• Misteri gloriosi
Spunti per la meditazione personale
Dal Vangelo secondo LUCA
Gesù disse ai suoi discepoli: “Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi».
Allora aprì loro la mente all`intelligenza delle Scritture e disse: "Così
sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo
giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e
il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete
testimoni. E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso;
ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza
dall'alto".
(Lc 24, 44-49)
MESSAGGIO del 25 giugno 1999
MESSAGGIO del 25 giugno 1999
"Cari figli! Oggi vi ringrazio perché vivete e testimoniate con la vostra vita i miei messaggi.
Figlioli, siate forti e pregate perché la vostra preghiera vi dia forza e gioia.
Solo così ciascuno di voi sarà mio ed io lo guiderò sulla strada della salvezza.
Figlioli, pregate e testimoniate con la vostra vita la mia presenza qui.
Che ogni giorno sia per voi una gioiosa testimonianza dell'amore di Dio.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
Catechismo della Chiesa Cattolica
“La preghiera è l'elevazione dell'anima a Dio o la domanda a Dio dei beni convenienti”.
Da dove noi partiamo pregando?
Dall'altezza
del nostro orgoglio e della nostra volontà o “dal profondo” (Sal 130,1)
di un cuore umile e contrito? E' colui che si umilia ad essere
esaltato.
L'umiltà è il fondamento della preghiera.
“Nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare” (Rm 8,26).
L´umiltà è la disposizione necessaria per ricevere gratuitamente il dono della preghiera: “L'uomo è un mendicante di Dio”. (2559)
PREGHIERA CONCLUSIVA
Signore,
tu inviti tutti noi cristiani ad essere testimoni sinceri della tua
vita e del tuo amore. Oggi ti ringraziamo in modo particolare per i
veggenti, per la loro missione e la testimonianza che danno dei messaggi
della Regina della Pace. Ti offriamo tutti i loro bisogni e ti
preghiamo per ognuno di loro, affinché tu sia loro vicino e li aiuti a
crescere nell´esperienza della tua Forza. Ti preghiamo perché attraverso
una più profonda ed umile preghiera tu li possa guidare verso una
sincera testimonianza della presenza della Madonna in questo luogo.
Amen.
sabato 9 giugno 2012
Sequenza del Corpus Domini (10 giugno 2012)
- Sion, loda il Salvatore,
- la tua guida, il tuo pastore,
- con inni e cantici.
- Impegna tutto il tuo fervore:
- egli supera ogni lode,
- non vi è canto che sia degno.
- Pane vivo, che dà vita:
- questo è tema del tuo canto,
- oggetto della lode.
- Veramente fu donato
- agli apostoli riuniti
- in fraterna e sacra cena.
- Lode piena e risonante,
- gioia nobile e serena
- sgorghi oggi dallo spirito.
- Questa è la festa solenne
- nella quale celebriamo
- la prima sacra cena.
- È il banchetto del nuovo Re,
- nuova Pasqua, nuova legge;
- e l'antico è giunto a termine.
- Cede al nuovo il rito antico,
- la realtà disperde l'ombra:
- luce, non più tenebra.
- Cristo lascia in sua memoria
- ciò che ha fatto nella cena:
- noi lo rinnoviamo.
- Obbedienti al suo comando,
- consacriamo il pane e il vino,
- ostia di salvezza.
- È certezza a noi cristiani:
- si trasforma il pane in carne,
- si fa sangue il vino.
- Tu non vedi, non comprendi,
- ma la fede ti conferma,
- oltre la natura.
- È un segno ciò che appare:
- nasconde nel mistero
- realtà sublimi.
- Mangi carne, bevi sangue:
- ma rimane Cristo intero
- in ciascuna specie.
- Chi lo mangia non lo spezza,
- né separa, né divide:
- intatto lo riceve.
- Siano uno, siano mille,
- ugualmente lo ricevono:
- mai è consumato.
- Vanno i buoni, vanno gli empi;
- ma diversa ne è la sorte:
- vita o morte provoca.
- Vita ai buoni, morte agli empi:
- nella stessa comunione
- ben diverso è l'esito!
- Quando spezzi il sacramento,
- non temere, ma ricorda:
- Cristo è tanto in ogni parte,
- quanto nell'intero.
- È diviso solo il segno,
- non si tocca la sostanza;
- nulla è diminuito
- della sua persona.
- Ecco il pane degli angeli,
- pane dei pellegrini,
- vero pane dei figli:
- non dev'essere gettato.
- Con i simboli è annunziato,
- in Isacco dato a morte,
- nell'agnello della Pasqua,
- nella manna data ai padri.
- Buon Pastore, vero pane,
- o Gesù, pietà di noi;
- nutrici e difendici,
- portaci ai beni eterni
- nella terra dei viventi.
- Tu che tutto sai e puoi,
- che ci nutri sulla terra,
- conduci i tuoi fratelli
- alla tavola del cielo,
- nella gioia dei tuoi santi.
- Amen.
- Alleluia.
Corpus Domini - Anno B (10 giugno 2012)
IL VANGELO DEL GIORNO DI FESTA
Dal vangelo secondo Marco (14,12-16.22-26)
Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».
Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo.
Là dove entrerà, dite al padrone di casa: "Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?.
Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo».
Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti.
E disse loro: «Questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
Dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
domenica 3 giugno 2012
Santissima Trinità - Anno B (3 giugno 2012)
La Santa Trinità 1422-1427, icona di Andrej Rublev |
IL VANGELO DEL GIORNO DI FESTA
Dal vangelo secondo Matteo (28,16-20)
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono.
Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.
Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato.
Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
sabato 2 giugno 2012
Medjugorje - messaggio del 2 giugno 2012
Cari figli, sono continuamente in mezzo a voi perché, col mio infinito amore, desidero mostrarvi la porta del Paradiso.
Desidero dirvi come si apre: per mezzo della bontà, della misericordia, dell’amore e della pace, per mezzo di mio Figlio.
Perciò, figli miei, non perdete tempo in vanità.
Solo la conoscenza dell’Amore di mio Figlio può salvarvi.
Per mezzo di questo Amore salvifico e dello Spirito Santo, Egli mi ha scelto ed io, insieme a Lui, scelgo voi perché siate apostoli del Suo Amore e della Sua Volontà.
Figli miei, su di voi c’è una grande responsabilità.
Desidero che voi, col vostro esempio, aiutiate i peccatori a tornare a vedere, che arricchiate le loro povere anime e li riportiate tra le mie braccia.
Perciò pregate, pregate, digiunate e confessatevi regolarmente.
Se mangiare mio Figlio è il centro della vostra vita, allora non abbiate paura: potete tutto.
Io sono con voi.
Prego ogni giorno per i pastori e mi aspetto lo stesso da voi.
Perché, figli miei, senza la loro guida ed il rafforzamento che vi viene per mezzo della benedizione non potete andare avanti.
Vi ringrazio.
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