martedì 24 marzo 2009

Que soy era Immaculada Councepciou (25 marzo 1858)

"Mademisello, boulet aouè la bountat de me disé que es, s'il bou plait?"
(Signorina, volete avere la bontà di dirmi chi siete, per piacere?)

Queste le parole che Bernadette, quel 25 marzo del 1858, ha rivolto alla Signora (Aquerò) per domandarle, al fine, il suo nome.

"L'Apparizione sorrideva ma non rispondeva e Bernadette ripetè la richiesta per 4 volte.
Alla quarta volta, Aquerò non ride più.
Passa il suo rosario nel braccio destro.
Le sue mani giunte si aprono, si stendono verso terra.
Da quel gesto così semplice si irradia una maestà: la sua figura di fanciulla ne assume una sorta di grandezza; la sua giovinezza, un peso di eternità.
Con uno stesso movimento, unisce adesso le mani all'altezza del petto, alza gli occhi al cielo e dice:
«Que soy era Immaculada Councepciou. Io sono l'Immacolata Concezione.»"

(brano tratto da: R. Laurentin Lourdes, cronaca di un mistero, Oscar Storia Mondadori, 2008)

Nessun commento: