Oggi la Chiesa festeggia il Santo di cui, indegnamente, porto il nome.
Per questa occasione mi piace presentarlo nella speranza che i suoi insegnamenti non vengano mai dimenticati ed anzi, al contrario, rinnovati da tutti noi giorno per giorno.
La breve biografia che segue è tratta dalla presentazione che ne fanno i giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT) in occasione della liturgia odierna.
Per chi volesse approfondire vi consiglio il sito della GMV (Gioventù Mariana Vincenziana), quello della San Vincenzo , il sito delle Figlie della Carità e quello dei missionari Vincenziani.E’ nato in un umile famiglia cristiana a Pouy in Guasogna, nel 1581. Da umile pastore diventa prima diligente scolaro e poi studente di teologia a Tolosa. Nel 1600 diventa sacerdote ed intraprende una brillante carriera. Nel 1607 si trova a Roma, dopo esser passato per Avignone, incaricato di una missione diplomatica. Diventa quindi cappellano di corte e direttore spirituale di Margherita di Valois. Nel 1613 ottiene la Parrocchia di Clichy. Dedica il suo zelo pastorale a favore dei galeotti, scopre poi la spaventosa miseria materiale e spirituale del popolo a cui dedicherà tutta la sua opera. Il 20 Agosto del 1617 pronuncia un infuocato sermone sulla carità nella prima riunione delle Dame della carità: così l’avventura della carità vincenziana imbocca una strada che non abbandonerà mai. Madam De Gondi, di cui era stato precettore, stanzierà una somma considerevole per soccorrere i poveri in modo permanente: è l’inizio della fondazione dei Preti della Missione, i Lazzaristi, che ancora continuano l’opera del fondatore.
Con Luisa de Marillac nel 1633 fonda le Figlie della carità, chiamate comunemente le Suore di S. Vincenzo. Egli sale al padre nel 1660, è ricordato, lo sarà per sempre, come il santo della carità.
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