giovedì 31 gennaio 2008

Meditiamo con le parole di Madre Teresa di Calcutta

La preghiera mentale
La preghiera che viene dalla mente e dal cuore e che noi recitiamo senza leggerla nei libri è detta preghiera mentale. Non dobbiamo mai dimenticare che siamo vincolati dal nostro stato a tendere verso la perfezione e a puntare ad essa incessantemente.

La consuetudine della preghiera mentale quotidiana è necessaria per raggiungere il nostro scopo, poiché essa è il respiro di vita per la nostra anima e la santità è impossibile senza di essa.

Santa Teresa d’Avila dice: “ Colui che trascura la preghiera mentale non ha bisogno del diavolo che lo spinga all’inferno; ci andrà per sua volontà ”. E soltanto mediante la preghiera mentale e le letture spirituali che possiamo coltivare il dono della preghiera.

La preghiera mentale è grandemente favorita dal candore dell’anima, cioè dalla dimenticanza di sé, dalle mortificazioni del corpo e dei sensi e dai frequenti slanci di desiderio che alimentano la nostra preghiera.

Nella preghiera mentale ”, dice San Giovanni Maria Vianney, “chiudi gli occhi, chiudi le labbra e apri il cuore.

Nella preghiera vocale noi parliamo con Dio, nella preghiera mentale è Lui che ci parla. E in quel momento che Dio si riversa dentro di noi.

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