sabato 28 giugno 2008

Santi Pietro e Paolo (Solennità) - dom 29 giu 2008

Prima Lettura At 12, 1-11
(dagli Atti degli Apostoli)
Seconda Lettura
2 Tm 4,6-8.17.18
(dalla seconda lettera di San Paolo apostolo a Timoteo)
Vangelo
Mt 16, 13-19
(dal Vangelo secondo Matteo)


i testi integrali delle letture domenicali sul sito: Maranatha.it

giovedì 26 giugno 2008

Medjugorje messaggio del 25 giugno 2008

"Cari figli, anche oggi con grande gioia nel mio cuore vi invito a seguirmi e ad ascoltare i miei messaggi. Siate gioiosi portatori della pace e dell’amore in questo mondo senza pace. Io sono con voi e vi benedico tutti con mio Figlio Gesù Re della pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Tratto dal sito ufficiale di Medjugorje

NOTA: Il 25 giugno ricorre il 27° anniversario della prima apparizione a Medjugorje

sabato 21 giugno 2008

XII domenica del tempo ordinario (22 giugno 2008)

Prima Lettura Ger 20, 10-13
(dal Libro del profeta Geremia)
Seconda Lettura
Rm 5, 12-15
(dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani)
Vangelo
Mt 10, 26-33
(dal Vangelo secondo Matteo)


i testi integrali delle letture domenicali sul sito: Maranatha.it

sabato 14 giugno 2008

XI domenica del tempo ordinario (15 giugno 2008)

Prima Lettura Es 19, 2-6a
(dal Libro dell'Esodo)
Seconda Lettura
Rm 5, 6-11
(dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani)
Vangelo
Mt 9, 36 - 10, 8
(dal Vangelo secondo Matteo)


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domenica 8 giugno 2008

X domenica del tempo ordinario (8 giugno 2008)

Prima Lettura Os 6, 3-6
(dal Libro del Profeta Osea)
Seconda Lettura
Rm 4, 18-25
(dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani)
Vangelo
Mt 9, 9-13
(dal Vangelo secondo Matteo)


i testi integrali delle letture domenicali sul sito: Maranatha.it

giovedì 5 giugno 2008

Parola di vita - giugno 2008

"Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui" (1 Gv 3, 24)

Quando si ama si vorrebbe stare sempre con la persona amata. Questo è anche il desiderio di Dio, che è Amore. Ci ha creati perché potessimo incontrarlo e non avremo gioia piena fin quando non giungeremo all’intima unione con lui, il solo che può appagare il nostro cuore. Egli è sceso dal cielo per stare assieme a noi e per introdurci nella sua comunione.
Giovanni, nella sua lettera, parla di "dimorare" l’uno nell’altro, Dio in noi e noi in lui, ricordando l’esigenza più profonda manifestata da Gesù nell’ultima cena. "Rimanete in me e io in voi", aveva detto il Maestro, spiegando con l’allegoria della vite e dei tralci quanto sia forte e vitale il legame che ci unisce a lui.
Ma come raggiungere l’unione con Dio?
Giovanni non ha esitazioni, basta osservare i suoi comandamenti:

"Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui"

Sono tanti i comandamenti che occorre osservare per giungere a questa unità?
No, dal momento che Gesù li ha condensati in un solo comando. "Questo è il suo comandamento - ricorda Giovanni subito prima di enunciare la Parola di vita, quella scelta per questo mese -: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato."
Credere in Gesù ed amarci come lui ci ha amato: ecco l’unico precetto.
Se l’esistenza umana trova il suo compimento nella dimora di Dio tra noi, c’è un solo modo per essere pienamente noi stessi: amare! Giovanni ne è talmente convinto che continua a ripeterlo lungo tutta la lettera: "Chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui"; "Se noi ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi...".
La tradizione racconta, al riguardo, che quando egli, ormai anziano, veniva interrogato sugli insegnamenti del Signore, ripeteva sempre le parole del comandamento nuovo. Se gli domandavano perché non parlasse di altro, rispondeva: "Perché è il comandamento del Signore! Se lo si pratica, questo basta."
Così è di ogni Parola di vita: conduce immancabilmente ad amare. Non può essere diversamente perché Dio è Amore e ogni sua Parola contiene l’amore, lo esprime e, se vissuta, trasforma in amore.

"Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui"

La Parola di questo mese ci invita a credere in Gesù, ad aderire con tutto il nostro essere alla sua Persona e al suo insegnamento. Credere che egli è l’amore di Dio - come ci insegna ancora Giovanni in questa lettera - e che per amore ha dato la vita per noi . Credere anche quando egli sembra lontano, quando non lo sentiamo, quando subentrano le difficoltà o arriva il dolore...
Forti di questa fede, sapremo vivere sul suo esempio e, obbedendo al suo comandamento, amarci come lui ha amato.
Amare anche quando l’altro non sembra più amabile, anche quando abbiamo l’impressione che il nostro amore sia inadeguato, inutile, non corrisposto. Facendo così ravviveremo i rapporti tra noi, sempre più sinceri, sempre più profondi, e la nostra unità attirerà la dimora di Dio tra noi.

"Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui"

«Eravamo innamorati, mio marito e io, ed era così facile il rapporto tra noi i primi anni di matrimonio. In quest’ultimo periodo però lui è tanto stanco e stressato. In Giappone il lavoro pesa sulle spalle di un uomo come un macigno.
Una sera, tornato dal lavoro, si è messo a tavola per la cena. Ho fatto per sedermi accanto a lui, ma mi ha gridato di andarmene: "Non hai diritto di mangiare, perché non lavori!" Ho passato la notte a piangere, rimuginando di andare via di casa, di separarmi. Il giorno seguente mille pensieri hanno continuato ad assillarmi: "Ho sbagliato a sposarlo, non ce la faccio più a vivere con lui."
Nel pomeriggio ne ho parlato alle amiche con le quali condivido la mia vita cristiana. Mi hanno ascoltato con amore e dalla comunione con loro ho ritrovato la forza e il coraggio necessari per andare avanti. Sono riuscita a preparare ancora la cena a mio marito. Man mano che si avvicinava l’ora del suo rientro aumentava il timore: come reagirà oggi? Ma una voce dentro era come mi dicesse: "Accogli questo dolore, non mollare. Continua ad amare". Ed ecco lui appare sulla porta. Ha portato una torta per me. "Scusami - mi dice - per quanto è successo ieri."»

Chiara Lubich

lunedì 2 giugno 2008

Medjugorje messaggio del 2 giugno 2008

Messaggio del 2 Giugno 2008 a Mirjana

Cari figli, io sono con voi per grazia di Dio per rendere grandi, grandi nella fede e nell’amore, tutti voi. Voi il cui cuore il peccato e la colpa ha reso duro come pietra *, e desidero illuminare voi, anime devote, con una nuova luce. Pregate perché la mia preghiera trovi i cuori aperti perché possa illuminarli con la forza della fede e aprire vie di amore e di speranza. Siate perseveranti. Io sarò con voi.

La Gospa ha benedetto tutti i presenti e tutti gli oggetti sacri.

*Mentre diceva questo la Gospa ha guardato le persone presenti a cui ciò si riferisce con dolore sul volto e le lacrime agli occhi.

tratto da: info da Medjugorje