lunedì 31 dicembre 2007

Maria SS. Madre di Dio - 1 gennaio 2008

Prima Lettura Nm 6,22-27
(dal Libro dei Numeri)
Seconda Lettura Gal 4,4-7
(dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Galati)
Vangelo Lc 2,16-21
(dal Vangelo secondo Luca)


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31 dicembre 2007 - Te Deum

Noi ti lodiamo, Dio
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre,
tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo
il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode;
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico figlio,
e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria,
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre
per la salvezza dell'uomo.

Vincitore della morte,
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre.
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore,
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria
nell'assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore,
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo,
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore,
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia:
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore,
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza,
non saremo confusi in eterno.


domenica 30 dicembre 2007

Domenica fra l'Ottava di Natale - SANTA FAMIGLIA - Anno A (30 dic 2007)

Prima Lettura Sir 3, 2-6. 12-14
(dal Libro del Siracide)
Seconda Lettura Col 3, 12-21
(dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Colossesi)
Vangelo Mt 2, 13-15. 19-23
(dal Vangelo secondo Matteo)


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martedì 25 dicembre 2007

Medjugorje - 25 dicembre 2007

“Cari figli, con grande gioia vi porto il Re della pace, affinché Egli vi benedica con la sua benedizione. AdorateLo e date tempo al Creatore al quale anela il vostro cuore. Non dimenticate che siete pellegrini su questa terra e che le cose vi possono dare piccole gioie, mentre attraverso mio Figlio vi è donata la vita eterna. Per questo sono con voi, per guidarvi verso ciò a cui anela il vostro cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”


Tratto dal sito ufficiale di Medjugorje

lunedì 24 dicembre 2007

Natale del Signore 2007

Messa della Notte

Prima Lettura Is 9,1-3.5-6
(dal Libro del profeta Isaia)
Seconda Lettura Tt 2,11-14
(dalla lettera di San Paolo Apostolo a Tito)
Vangelo Lc 2,1-14
(dal Vangelo secondo Luca)

Messa del Giorno

Prima Lettura Is 52,7-10
(dal Libro del profeta Isaia)
Seconda Lettura Eb 1,1-6
(dalla lettera agli Ebrei)
Vangelo Gv 1,1-18
(dal Vangelo secondo Giovanni)



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sabato 22 dicembre 2007

IV domenica di Avvento - anno A - (23 dic 2007)

Prima Lettura Is 7, 10-14
(dal Libro del profeta Isaia)
Seconda Lettura Rm 1, 1-7
(dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Romani)
Vangelo Mt 1, 18-24
(dal Vangelo secondo Matteo)



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domenica 16 dicembre 2007

Preghiera per la III Domenica di Avvento

Nella mia parrocchia (dedicata a S. Ernesto), nei periodi di Avvento e
Quaresima, il parroco è solito distribuire ai fedeli una preghiera da recitare in casa tutta la settimana. La preghiera prende spunto dal Vangelo domenicale.
Questa è quella della Terza domenica di Avvento:

È comprensibile, Gesù, la domanda
che Giovanni ti formula
attraverso i suoi discepoli.

In effetti tu non coincidi
con la sua immagine di Messia:
annunci un anno di grazia,
offri misericordia e perdono
e poi entri nelle case dei peccatori,
ti fermi a mangiare con loro.

A questo punto è necessario
mettere in chiaro una volta per tutte
se sei veramente l'atteso
o se bisogna attenderne un altro.

Tu non fai dichiarazioni altisonanti
sulla tua identità di Figlio di Dio,
ma inviti a guardarsi attorno
e a decifrare i segnali inequivocabili
di un mondo nuovo che già si intravede.

Quanto accade, in effetti,
non può passare inosservato:
c'è un annuncio di gioia
che raggiunge i poveri,
cambiamenti imprevisti che trasformano
l'esistenza di persone
strappate al loro destino
di stenti e di umiliazioni,
di sofferenze e disagi.

Non è solo un'illusione collettiva,
e neppure un sogno impossibile:
chi si affida a te, Gesù,
chi ti accoglie così come sei,
senza scandalizzarsi del tuo amore smisurato,
conosce una vita radicalmente nuova.

Amen

sabato 15 dicembre 2007

III domenica di Avvento - anno A - (16 dic 2007)

Prima Lettura Is 35,1-6a. 8a. 10
(dal Libro del profeta Isaia)
Seconda Lettura Gc 5, 7-10
(dalla lettera di San Giacomo Apostolo)
Vangelo Mt Mt 11, 2-11
(dal Vangelo secondo Matteo)



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lunedì 10 dicembre 2007

Preghiera per la II Domenica di Avvento

Nella mia parrocchia (dedicata a S. Ernesto), nei periodi di Avvento e
Quaresima, il parroco è solito distribuire ai fedeli una preghiera da recitare in casa tutta la settimana. La preghiera prende spunto dal Vangelo domenicale.
Questa è quella della Seconda domenica di Avvento:

Tutta la missione di Giovanni il Battista è condensata in quel grido
che viene dall'antico testo profetico e che egli fa proprio perché
il momento è arrivato e non c'è tempo da perdere: tu, Gesù, il Messia,
l'atteso, sei ormai vicino e dunque bisogna prepararsi degnamente
all'incontro perché il tuo passaggio non risulti vano.

Niente riti magici, però
gesti che lasciano le cose come prima:
la conversione che si esige non
coincide con qualche ritocco di facciata.

A cambiare deve essere il cuore,
in profondità: il modo di giudicare,
di decidere, di agire, quello da cui
dipendono comportamenti ed
atteggiamenti della vita quotidiana.

Non c'è posto, dunque,
per un cristianesimo dello scenario,
per un rapporto occasionale
determinato dall'ambiente
o dai colori della tradizione.

Ci vuol ben altro per accogliere
l'occasione che tu ci offri,
la grazia che ci raggiunge:
è tutta la nostra vita
che dobbiamo mettere nelle tue mani,
non solo uno scampolo infinitesimanle
o un pezzetto della cornice.

Amen

sabato 8 dicembre 2007

8 Dicembre - inizia il Giubileo di Lourdes


Oggi, festa dell'Immacolata Concezione, ha inizio l'anno giubiliare dedicato ai 150 anni dalle apparizioni di Lourdes.

Sono trascorsi 150 anni da quando la piccola Bernardette ha incontrato l'Immacolata Concezione presso la Grotta di Massabielle nel paesino di Lourdes.
Da allora Lourdes, piccolo centro dei Pirenei francesi, è divenuto un importante centro della fede nel mondo. Non solo per i cattolici ma per tutte le genti del pianeta.
Da tutto il mondo, ogni anno, milioni di pellegrini si recano a Lourdes in cerca dell'amore che la nostra Mamma celeste ci dona ogni giorno.
Spesso chi parte non sa cosa cerca ma, immancabilmente, una volta arrivato presso la Grotta, comprende tutto l'amore che Dio ha voluto donargli.
Comprende la piccolezza della propria vita.
Comprende l'importanza dell'incontro con gli altri.
Improvvisamente le proprie “pene” sono nulla davanti alle sofferenze del mondo che sfilano silenziose tra le fresche pareti della Grotta.
Comprende quanto importante sia l'amore che gli è stato donato e quanto altrettanto importante sia il farsi dono.
E comprende che la sua vita è cambiata per sempre.
Non sa se tornerà mai a rivedere quei luoghi, ma sa che li porterà sempre nel suo cuore.
Sa che la sua vita si è accesa.
Sa che quel momento d'amore che ha vissuto ai piedi della Grotta lo riverserà in tutti quelli che incontrerà sul suo cammino terreno.
Si laverà.
Berrà l'acqua della sorgente.
Si purificherà.
E vorrà portarne in dono a tutti i suoi cari, perché anche loro possano, attraverso l'acqua della Madonna, convertirsi alla gioia del Suo Figlio Risorto.
E poi, nel momento della Processione Eucaristica, vedrà con i suoi occhi, gli occhi dello spirito, la Gloria di Dio entrare in lui.

150 anni! Da quel pomeriggio dell'11 febbraio 1858 il mondo intero ha avuto la benedizione di Maria che come mamma premurosa accompagna i suoi figli lungo la strada della vita, sorvegliandoli amorevolmente affinché possano giungere alla Salvezza Eterna nella Casa del Padre.

Solo grazie, possiamo dire oggi, solo grazie “tota pulchra”, Immacolata Concezione, per la tua continua presenza in mezzo a noi.
Grazie nostra mamma “odigitria” che ci indichi il cammino.
Grazie Maria Ausiliatrice per l'aiuto e il sostegno che ci doni ogni giorno della nostra vita.

venerdì 7 dicembre 2007

II domenica di Avvento - anno A - (09 dic 2007)

Prima Lettura Is 11,1-10
(dal Libro del profeta Isaia)
Seconda Lettura Rm 15,4-9
(dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Romani)
Vangelo Mt 3,1-12
(dal Vangelo secondo Matteo)

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Festa Immacolata Concezione (8 dicembre 2007)

Prima Lettura Gn 3,9-15.20
(dal Libro della Genesi)
Seconda Lettura Ef 1,3-6.11-12
(dalla lettera di San Paolo Apostolo agli Efesini)
Vangelo Lc 1,26-38
(dal Vangelo secondo Luca)

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giovedì 6 dicembre 2007

Parola di Vita - dicembre 2007


"Pieno compimento della legge è l'amore" (Rm 13,10)


Queste parole concludono un'ampia sezione della Lettera ai Romani, nella quale san Paolo ci presenta la vita cristiana come una vita di amore verso i nostri fratelli e sorelle. E' questo infatti il nuovo culto spirituale che il cristiano è chiamato ad offrire a Dio sotto la guida dello Spirito Santo, che per primo lo suscita nei cuori.
Riassumendo il contenuto di questa sezione, l'apostolo afferma che l'amore del prossimo ci fa attuare la volontà di Dio, contenuta nella Legge (cioè nei comandamenti), pienamente, perfettamente. L'amore verso i nostri fratelli e sorelle è il modo più bello, più autentico di dimostrare il nostro amore verso Dio.

"Pieno compimento della legge è l'amore"

Ma in che cosa consiste concretamente questa pienezza e perfezione? Lo si ricava dai versetti precedenti, nei quali l'apostolo ci descrive le varie espressioni e gli effetti di questo amore.
Innanzitutto il vero amore del prossimo non opera alcun male . Ci fa quindi vivere tutti i comandamenti di Dio, nessuno escluso, giacché il loro primo obiettivo è quello di farci evitare tutte le forme di male, verso noi stessi e verso i nostri fratelli e sorelle, in cui potremmo cadere.
Oltre a non fare alcun male, poi, questo amore ci spinge a compiere tutto il bene, di cui il prossimo ha bisogno .
Questa Parola ci spinge ad un amore solidale e sensibile alle necessità, aspettative, diritti legittimi dei nostri fratelli e sorelle; ad un amore rispettoso della dignità umana e cristiana; ad un amore puro, comprensivo, capace di condivisione, aperto a tutti, come ci ha insegnato Gesù.
Questo amore non è possibile senza essere disposti ad uscire dal nostro individualismo e dalla nostra autosufficienza. Perciò questa Parola ci aiuta a superare tutte quelle tendenze egoistiche (superbia, avarizia, lussuria, ambizione, vanità, ecc.), che portiamo dentro di noi e che ne costituiscono il principale ostacolo.

"Pieno compimento della legge è l'amore"

Come vivremo allora la Parola di vita in questo mese di Natale? Tenendo presenti le varie esigenze dell'amore del prossimo alle quali essa ci richiama.
In primo luogo eviteremo di fare il male al prossimo in tutte le sue forme. Porremo una costante attenzione ai comandamenti di Dio relativi alla nostra vocazione, alla nostra attività professionale, all'ambiente in cui viviamo. La prima condizione per attuare l'amore cristiano è quella di non andare mai contro i comandamenti di Dio.
Inoltre faremo attenzione a quello che costituisce l'anima, il movente, l'obiettivo di tutti i comandamenti. Ognuno di essi, come si è visto, vuole portarci ad un amore sempre più vigile, sempre più delicato e rispettoso, sempre più concreto verso i nostri fratelli.
Nello stesso tempo svilupperemo in noi lo spirito di distacco da noi stessi, il superamento dei nostri egoismi, che è conseguente all'attuare l'amore cristiano.
Così compiremo la volontà di Dio "pienamente"; Gli dimostreremo il nostro amore nel modo a Lui più gradito.

"Pieno compimento della legge è l'amore"

È stata un’esperienza di un avvocato che lavora presso il Ministero del Lavoro. "Un giorno - racconta - presento al proprietario di un’impresa la denuncia che gli operai non sono stati pagati secondo le normative vigenti. Dopo quattordici giorni d’incessante ricerca, trovo i documenti che testimoniano le irregolarità. Chiedo a Gesù la forza di essere fedele alle sue parole che mi vogliono nella verità e insieme strumento del suo amore.
Il proprietario, davanti alle prove, si difende dicendo che certe leggi gli sembrano ingiuste. Gli faccio notare che i nostri sbagli non possono essere giustificati dalle incoerenze degli altri. Dalla conversazione che ne segue capisco che ha le mie stesse esigenze di giustizia e uguaglianza, ma si era lasciato coinvolgere dall’ambiente.
Alla fine mi dice: 'Lei avrebbe potuto umiliarmi e schiacciarmi, ma non l’ha fatto. Per questo ho il dovere morale di ricominciare'. Lo attende però un impegno immediato e non c’è il tempo per stendere l’atto d’infrazione. Allora prende un foglio e lo firma in bianco e mi dà la prova che è subito disposto a cambiare".

Chiara Lubich

INDULGENZA PLENARIA in occasione dei 150 anni dalle apparizioni a Lourdes

In occasione del Giubileo di Lourdes (nel 2008 saranno trascorsi 150 anni da quel 11 febbraio 1858) la Chiesa ha concesso l'INDULGENZA PLENARIA a tutti i fedeli che dall'8 dicembre 2007 sino all'8 dicembre 2008 visiteranno la Grotta di Massabielle.
Inoltre per chi non potrà recarsi in Francia: dal 2 all’11 Febbraio 2008, tutti coloro che visiteranno, in qualsiasi tempio, oratorio, grotta, o luogo decoroso, l’immagine benedetta della Beata Vergine Maria di Lourdes solennemente esposta alla pubblica venerazione potranno usufruire ugualmente della stessa Indulgenza.

Per usufruire dell'indulgenza plenaria ecco cosa indica la Chiesa:

Tutti e singoli fedeli veramente pentiti, debitamente purificati mediante il sacramento della Confessione, e ristorati con la Santa Comunione, e innalzando infine devotamente preghiere secondo l’intenzione del Sommo Pontefice, potranno quotidianamente lucrare l’Indulgenza plenaria, applicabile anche, a modo di suffragio, alle anime dei fedeli in Purgatorio:

A. - se, dal giorno 8 del mese di Dicembre 2007 a tutto il giorno 8 del medesimo mese del prossimo anno 2008, devotamente visiteranno, seguendo preferibilmente l’ordine proposto: 1.- il battistero parrocchiale utilizzato per il battesimo di Bernadetta; 2.- la casa detta “cachot” della famiglia Soubirous; 3.- la Grotta di Massabielle; 4.- la cappella dell’ospizio, dove Bernardetta fece la Prima Comunione, e, ogni volta, si soffermeranno per un congruo spazio di tempo in raccoglimento con pie meditazioni, concludendo con la recita del Padre Nostro, la Professione di fede in qualsiasi forma legittima, e la preghiera giubilare o altra invocazione mariana.

B. - se, dal giorno 2 Febbraio 2008, nella Presentazione del Signore, fino all’intero giorno 11 Febbraio 2008, nella memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes e 150° anniversario dell’Apparizione, devotamente visiteranno, in qualsiasi tempio, oratorio, grotta, o luogo decoroso, l’immagine benedetta della medesima Vergine di Lourdes, solennemente esposta alla pubblica venerazione, e dinnanzi all’immagine medesima parteciperanno ad un pio esercizio di devozione mariana, o almeno si soffermeranno per un congruo spazio di tempo in raccoglimento con pie meditazioni, concludendo con la recita del Padre Nostro, la professione di fede in qualsiasi forma legittima e l’invocazione della Beatissima Vergine Maria.

C. - Gli anziani, gli infermi, e tutti quelli che, per legittima causa, non possono uscire da casa, potranno ugualmente conseguire, nella propria casa o là dove l’impedimento li trattiene, l’Indulgenza plenaria, se, concepita la detestazione di qualsiasi peccato e l’intenzione di adempiere, non appena possibile, le tre solite condizioni, nei giorni 2-11 Febbraio 2008, compiranno col desiderio del cuore, spiritualmente, una visita (ai luoghi sopra indicati), reciteranno le preghiere di cui sopra e offriranno con fiducia a Dio per mezzo di Maria le malattie e i disagi della loro vita.

(tratto dal sito del Vaticano nel quale si può leggere l'intero testo del decreto)

lunedì 3 dicembre 2007

Preghiera per la I Domenica di Avvento

Nella mia parrocchia (dedicata a S. Ernesto), nei periodi di Avvento e
Quaresima, il parroco è solito distribuire ai fedeli una preghiera da recitare in casa tutta la settimana. La preghiera prende spunto dal Vangelo domenicale.
Questa è quella della Prima domenica di Avvento:

Si, è grande il rischio che corriamo:
impegnati in mille occupazioni,
afferrati da mille interessi,
ingoiati dalla corrente che ci trascina
in un gorgo vorticoso di attività,
noi possiamo essere presi alla sprovvista
e trovarci impreparati al tuo ritorno, Gesù.

Eppure quell'appuntamento è decisivo
perché è in gioco non solo
un vantaggio passeggero,
un beneficio temporaneo.
ma la gioia dell'eternità.

Ecco perché tu ci metti in guardia
e ci inviti a tenere desti corpo e anima,
mente e volontà,
a non lasciarci attrarre da ciò che
è effimero, ma a puntare tutto
su quei beni che durano per sempre.

Ecco perché ci chiedi
di tenere accese le nostre lampade,
vigilanti e pronti i nostri cuori.

È vero: non conosciamo l'ora
in cui tutto giungerà a compimento
e proprio per questo non possiamo
lasciarci vincere dal sonno.

È vero: non possiamo smarrirci
e perdere la direzione,
trovarci in balia di guide cieche,
ignorare i segni che dissemini
sul nostro sentiero.
Donaci, dunque, la tua luce,
una fede sicura ed una speranza certa.

Amen

sabato 1 dicembre 2007

I domenica di Avvento - anno A - (02 dic 2007)

Prima Lettura Is 2,1-5
(dal Libro del profeta Isaia)
Seconda Lettura Rm 13, 11-14
(dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Romani)
Vangelo Mt 24, 37-44
(dal Vangelo secondo Matteo)

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